Bruxismo: cause e rimedi per smettere di digrignare i denti nel sonno

ll digrignamento dei denti, tecnicamente chiamato bruxismo, è l’abitudine di stringere, serrare o sfregare i denti tra di loro. Questa attività è presente soprattutto durante il sonno, anche inconsapevolmente, soprattutto nei periodi di maggiore stress o tensione; in alcuni casi può manifestarsi anche durante il giorno, rendendo il suo trattamento più difficile.

Il bruxismo è un’attività parafunzionale, ovvero non rientra nella funzione propria della bocca, così come avviene per altre abitudini quotidiane, come masticare gomme, mangiarsi le unghie, morsicarsi le labbra, morsicare penne o matite. La maggior parte delle persone hanno queste abitudini senza essere consapevoli delle conseguenze negative che possono apportare all’organismo.

Quali sono le conseguenze di digrignare i denti?
Le conseguenze del bruxismo sono varie e coinvolgono tutte le strutture del cavo orale. Digrignare i denti, cioè farli strisciare o sfregare gli uni contro gli altri, comporta una notevole usura dei denti, che col tempo si consumano. Se invece prevale il serramento dentale, cioè l’atto di stringere forte i denti tra loro, l’usura è minore, ma lo smalto dei denti tende a creparsi e nel tempo sbriciolarsi a causa della pressione. Altre possibili conseguenze sono la frattura dei denti e delle protesi, oppure la perdita frequente di otturazioni o di manufatti protesici cementati (ad esempio corone e ponti).

La sollecitazione che il bruxismo provoca sui denti si trasmette alle strutture di supporto, ovvero le gengive e le ossa alveolari in cui i denti sono alloggiati; a lungo andare queste strutture possono cedere e i denti diventano mobili.

Il bruxismo crea inoltre un notevole affaticamento della muscolatura masticatoria, non concedendole tempo per rilassarsi. I muscoli della masticazione, infatti, dovrebbero essere attivi per circa 1-2 ore al giorno, tempo mediamente necessario per masticare i cibi durante i pasti, oltre ad una minima attività per parlare e deglutire, riposando per il resto del tempo. Nei Pazienti affetti da bruxismo, invece, i muscoli vengono attivati continuamente, soprattutto durante il sonno e, come qualsiasi altro muscolo del corpo, si affaticano e diventano dolenti. Questo affaticamento si può estendere anche ai muscoli del collo e delle spalle, dando origine a forme di mal di testa soprattutto al risveglio.

Le forze che si sviluppano negli episodi di bruxismo si scaricano anche sulle articolazioni temporomandibolari, che si possono infiammare e indolenzire, oltre che andare incontro a dislocazioni del disco articolare, con conseguenti disfunzioni come schiocchi articolari nei movimenti di apertura e chiusura della bocca, deviazioni o limitazione dell’apertura della bocca.
Questo rischio potrebbe essere superiore qualora sia presente una significativa malocclusione dentale, che può anch’essa sollecitare in modo eccessivo sia le articolazioni temporomandibolari, sia i muscoli della masticazione.

Quali sono le cause del bruxismo? 
La causa del bruxismo non è nota, ma alcuni studi suggeriscono che sia legato allo stress, e spesso i Pazienti stessi notano questa associazione.

Quali rimedi contro il bruxismo?
Diventano quindi utili tutte le pratiche e discipline che favoriscono il rilassamento, come esercizi di rilassamento, lo yoga, la meditazione e il training autogeno, ma anche una passeggiata rilassante all’aria aperta o il dedicarsi al proprio hobby preferito per contrastare lo stress. Una diagnosi odontoiatrica approfondita potrebbe poi rilevare altre cause locali e sistemiche potenzialmente associate a questa parafunzione.

Indipendentemente dalla causa del bruxismo ci sono dei sistemi che permettono di controllarlo e di evitare, o perlomeno ridurre, i danni che può causare alle varie strutture della bocca.

Ovviamente non è possibile controllare consciamente il bruxismo quando si verifica durante il sonno, però è possibile utilizzare un dispositivo intraorale mobile (bite), che permette di ridurre gli effetti del bruxismo. Il bite evita innanzitutto l’usura dentale e i danni ai denti, perché impedisce che i denti vengano in contatto, permettendo solo il contatto tra i denti e il bite stesso; allo stesso modo riduce la sollecitazione dei tessuti di sostegno dei denti. Esistono diversi tipi di bite, e altri dispositivi utilizzabili previa un’attenta diagnosi odontoiatrica. È importante sapere, infatti, che il bite notturno deve essere prescritto e confezionato dal professionista. Sono gli unici che garantiscono una risultato ottimale.

Se soffri di bruxismo o lo sospetti, prenota subito una visita a DENTI plus: i nostri esperti sapranno consigliarti la terapia più adatta alle tue esigenze.