La bocca è la porta d’ingresso del fumo e qui esso causa numerosi danni, spesso sottovalutati o addirittura sconosciuti, non risparmiando nessuna parte della bocca, dallo smalto dei denti ai materiali di otturazione, dalle gengive agli impianti dentari, dall’alito alla pelle del viso. Scopriamoli insieme!
SMALTO DENTALE
Il fumo provoca la formazione di macchie e colorazioni, dal colore giallo al marrone sui denti naturali, sui denti ricoperti e anche sulle otturazioni estetiche.
Nei fumatori, inoltre, la riduzione della saliva e i danni al microcircolo favoriscono l’aumento della formazione di tartaro (placca batterica calcificata) sui denti. Le superfici dentarie, rese così ruvide, richiamano altra placca, con un conseguente aumento di carie e infiammazioni gengivali.
Il fumo aumenta anche il digrignamento notturno dei denti, favorendo l’usura delle superfici dentali. Questo fenomeno, oltre ad essere antiestetico, porta in superficie lo strato sottostante di dentina che tende a colorarsi più facilmente e in profondità. Anche fumare la pipa causa l’usura dei bordi dei denti frontali, per via del ripetuto traumatismo sui bordi degli incisivi.
GENGIVE
Il fumo di sigaretta diminuisce l’ossigeno presente nelle gengive. In un ambiente con poco ossigeno sopravvivono solo i batteri più aggressivi presenti nella placca, responsabili delle forme più gravi di malattia parodontale (più conosciuta come “piorrea”). I risultati sono un aumento della mobilità dentaria, la retrazione delle gengive e la precoce perdita dei denti, che nei forti fumatori è ben 3 volte più probabile che nei non fumatori.
IMPIANTI DENTARI
Il fumo di tabacco peggiora e rallenta la guarigione delle ferite in seguito agli interventi di chirurgia orale. In particolare in implantologia l'abitudine al fumo aumenta da 2,3 a 5,8 volte il rischio di un insuccesso implantare e aumenta da 3,6 a 4,6 volte il rischio di ammalarsi di perimplantite (infezione degli impianti dentali) rispetto ai non fumatori.
GUARIGIONE DELLE FERITE CHIRURGICHE
Come per gli impianti dentari, il fumo peggiora e rallenta la guarigione delle ferite in seguito agli interventi chirurgici del cavo orale. Oltre a influenzare negativamente le difese immunitarie (immunoglobuline e cellule immunitarie), riduce la percentuale di ossigeno nel sangue e di conseguenza nei tessuti, compresi quelli orali, alterando i processi di guarigione. Le alveoliti post-estrattive (infezioni dell’osso dopo un’estrazione dentaria) sono 4 volte più frequenti nei fumatori rispetto ai non fumatori.
ALITO
Il tabacco provoca una forte e sgradevole alitosi, avvertibile facilmente quando il Paziente si siede sulla poltrona odontoiatrica. La costante preoccupazione dell’alito cattivo induce il fumatore ad eccedere nel consumo di mentine e chewing-gum, che aggravano le erosioni dello smalto a causa del loro contenuto in zucchero e/o acido citrico.
I NOSTRI BAMBINI
Fumare in gravidanza aumenta il rischio che il feto sviluppi gravi patologie come la labio-palato schisi (labbro leporino). I figli dei fumatori hanno inoltre una maggiore probabilità di sviluppare carie in età precoce e di digrignare i denti di notte.
MALATTIE DELLE MUCOSE
Anche le mucose del cavo orale risentono del tabagismo, e possono sviluppare le seguenti problematiche:
- Leucoplachia: è una lesione caratterizzata da macchie bianche situate su guance e lingua, a volte accompagnata da zone rosse. E’ una lesione potenzialente maligna e quindi va fatta assolutamente controllare dal proprio Dentista.
- Candidosi: è un’infezione fungina solitamente caratteristica di chi ha un sistema immunitario poco efficiente (bambini, anziani, diabetici, immunodepressi…). Si presenta con macchie bianche che, se spatolate, solitamente sono asportabili. Il fumo abbassa le difese immunitarie rendendo quindi il fumatore più soggetto a varie infezioni, come quella candidosica.
TUMORE AL CAVO ORALE
E’ ormai noto che il tabacco in tutte le sue forme causa cancro orale. Oltre l’80 % circa di tutti i carcinomi orali è attribuibile all’uso di tabacco. Il cancro orale include quello del labbro, della lingua, della gengiva, delle mucose della bocca, dell’oro-faringe (parte iniziale della gola). Tale associazione fra cancro orale e tabacco è strettamente dipendente dalla dose, dalla durata dell’esposizione e dalla modalità di esposizione. Di contro, l’abbandono dell’utilizzo di tabacco si associa a una progressiva riduzione del rischio. L’associazione con il consumo di alcol aumenta considerevolmente il rischio. Anche il fumo passivo il rischio aumenta del 63%.
PELLE
Il fumo toglie ossigeno alla pelle, rendendola spenta e opaca, facilitando le macchie della pelle e la formazione di rughe soprattutto intorno alle labbra, a causa della caratteristica e ripetuta “smorfia” che viene fatta quando si inspira dalla sigaretta.