Nel precedente articolo abbiamo compreso che esistono traumi con la "T" maiuscola e la "t" minuscola e che la nostra mente attiva delle risorse per difendersi: ma spesso non sono sufficienti per risolvere il trauma alla radice.
Per questo viene impiegato l’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) un trattamento psicoterapeutico che impareremo a conoscere insieme alla nostra Psicologa e Psicoterapeuta.
In cosa consiste l'EMDR - Eye Movement Desensitisazion and reprocessing?
L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un trattamento psicoterapeutico, scoperto nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro, che notò in prima battuta come i suoi movimenti oculari volontari riducessero l’intensità dei pensieri negativi disturbanti. Da qui si avviarono una serie di studi volti ad esaminare l’efficacia del trattamento EMDR, coinvolgendo psicoterapeuti, ricercatori della salute mentale e neurofisiologi. Ad oggi l’EMDR è considerato il trattamento evidence-based per il Disturrbo Post Traumatico da Stress, validato da più ricerche e pubblicazioni ed approvato, tra gli altri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 e dal nostro Ministero della Salute nel 2003. Gli aspetti vincenti dell’EMDR sono la rapidità dell’intervento, l’efficacia e la possibilità di applicazione a persone di qualunque età, compresi i bambini.
Come si articola una seduta di EMDR?
Inizialmente la psicoterapeuta che ha ricevuto la specifica formazione EMDR raccoglie la storia del paziente, identificando con lui gli eventi che hanno contribuito a sviluppare il problema: attacchi di panico, ansie, fobie, etc. Sono questi ricordi che verranno rielaborati con l’EMDR. Il paziente viene invitato a notare i pensieri, le sensazioni fisiche, le immagini collegati all’esperienza traumatica, nel contempo il terapeuta gli fa compiere dei semplici movimenti oculari o procede con stimolazioni alternate destra-sinistra. Tali stimolazioni hanno lo scopo di favorire una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali e si basano su un processo neurofisiologico naturale, simile a quello che avviene nel sonno REM (fase del sonno in cui si sogna). Dopo l’EMDR il paziente ricorda ancora l’evento, ma sente che tutto ciò fa parte del passato ed è integrato in una prospettiva più adulta. Dopo una o più sedute i ricordi disturbanti legati all’esperienza traumatica si modificano: il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento, i pensieri intrusivi si attutiscono o spariscono, le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. La speranza concreta di una vita nuova
Che risultati può dare un percorso di piscoterapia con EMDR?
In seguito ad una psicoterapia con EMDR il soggetto rafforza gli aspetti della sua autostima, è più concentrato sul qui ed ora e sul senso del sé, ha più fiducia nelle sue capacità e nel suo valore come persona. Gli eventi traumatici perdono così l’iniziale impatto emotivo per venire trasformati in una risorsa positiva. Dopo un trauma o uno stress grave, con la terapia EMDR si acquista la consapevolezza che ciò che è successo non si può cambiare, ma il ricordo può essere trasformato liberando risorse preziose per la guarigione e il benessere dell’individuo e della comunità.
Fonte: Associazione per l’EMDR in Italia www.emdr.it