Quando si elencano i nemici della salute orale, il primo pensiero va spesso alla carie e alle altre patologie dei denti. Non bisogna però dimenticare che anche i tessuti di supporto dei denti (il parodonto), cioè le gengive e l’osso parodontale, hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute della nostra bocca.
La placca batterica e il tartaro sono i primi ostacoli alla salute non solo dei denti, ma anche delle gengive, quindi il mantenimento di un’igiene orale domiciliare rigorosa e sedute periodiche di igiene professionale sono il modo migliore per evitare disturbi parodontali; quando questi accorgimenti non sono sufficienti, o nel caso in cui siano già presenti problematiche gengivali importanti, la chirurgia parodontale interviene in aiuto dei pazienti per migliorare la qualità dei tessuti di supporto del dente.
L’intervento di chirurgia parodontale più diffuso è quello “a lembo”, che permette di ripulire le radici dentali dal tartaro e rimodellare l’osso di supporto dei denti, spostando la gengiva sovrastante per migliorare la visibilità durante l’intervento.
Questo intervento viene tranquillamente effettuato in ambulatorio in anestesia locale senza alcun dolore, e non crea gravi disagi al paziente.
Per raggiungere un risultato ottimale è importante seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Odontoiatra, che segue il paziente dalla decisione dell’intervento fino alla completa guarigione, con accorgimenti importanti e controlli periodici per verificare che tutto proceda nel modo migliore.
Riassumendo le fasi dell’intervento, il percorso del paziente è il seguente:
1. Seduta di igiene orale, inizio degli sciacqui con il coluttorio indicato dall’Odontoiatra, e consegna di ricetta medica per antibiotico e antidolorifico. La prima compressa di antibiotico va presa otto ore prima dell’intervento, mentre la compressa di antidolorifico va assunta poco prima dell’intervento con la seconda compressa di antibiotico.
2. Dopo sette giorni dalla seduta di igiene orale viene effettuato l’intervento, proseguendo con l’assunzione dell’antibiotico fino al termine della scatola da dodici compresse; si prosegue con gli sciacqui e, se necessario con l’assunzione di antidolorifico.
3. Dopo otto giorni si esegue un controllo per togliere i punti di sutura. Si continuano ad effettuare gli sciacqui fin quando la zona può essere spazzolata correttamente senza avere disagi.
4. Dopo sessanta giorni dall’intervento si effettua la seduta per il controllo del buon esito del lavoro per il livello di igiene orale che dovrà essere ottimo! Vengono inoltre smacchiati i denti se necessario.
Infine, un'ultima raccomandazione: forse non lo sapete, ma il fumo di sigaretta blocca la guarigione ed aumenta la recidiva della parodontite. Un altro buon motivo.