Probabilmente avrete sentito in molti il detto “Ogni figlio un dente”, o più in generale sentito racconti di donne che associano alla gravidanza grossi problemi dentali, dalle carie fino alla perdita dei denti. Frequentemente si sente dire anche che il feto assorba il calcio dai denti della madre, rendendoli in questo modo più deboli e soggetti a carie.
Abbiamo già affrontato i cambiamenti del cavo orale legati alla gravidanza nelle gengive; in questo articolo la dr.ssa Ilaria Generali affronta nel dettaglio le differenze che si instaurano in gravidanza nei denti.
E’ importante sfatare i miti, che non corrispondono alla realtà anche se, in effetti, durante la gravidanza il rischio di carie aumenta per una serie di motivi, che sono:
- reflusso e vomito: il 75% delle donne in gravidanza sperimenta, almeno nel primo trimestre, disturbi quali i reflussi acidi, la nausea, fino ad arrivare ad episodi ricorrenti di vomito. Tutti questi fenomeni comportano la risalita degli acidi gastrici attraverso l’esofago fino alla bocca, dove provocano un abbassamento del pH locale. L’abbassamento del pH, a sua volta, favorisce la demineralizzazione dello smalto dentale, rendendolo più facilmente corrodibile da parte dei batteri cariogeni. Un consiglio utile per le future mamme, in questi casi, è quello di sciacquarsi la bocca con acqua e bicarbonato dopo gli episodi di vomito e i picchi di acidità, e di attendere 15-20 minuti prima di lavarsi i denti, per lasciar tempo al pH di risalire entro i livelli di sicurezza e non rischiare di corrodere ulteriormente lo smalto con uno spazzolamento troppo vigoroso;
- spuntini frequenti: sia per un aumento dell’appetito che per contrastare l’acidità di stomaco, le donne gravide tendono a mangiare più spesso, inserendo nella routine quotidiana numerosi spuntini. Gli apporti di cibo più frequenti, soprattutto se dolci, apportano nuovo “combustibile” per il metabolismo dei batteri cariogeni, che proliferano più facilmente e attaccano le superfici dure dei denti provocando più carie. All’aumento del numero dei pasti, quindi, dovrebbe sempre corrispondere un aumento delle sedute di spazzolamento dentale, per eliminare i residui di cibo dalla bocca e ristabilire l’equilibrio della flora batterica, impedendole di proliferare eccessivamente;
- maggior consumo di cibi e bevande acide: nonostante la tendenza all’acidità di stomaco e al reflusso gastrico, le future mamme sentono spesso l’esigenza di assumere cibi e bevande acidi come frutta, succhi di frutta, agrumi e bevande gassate, che danno l’impressione di favorire la digestione. Come già detto in precedenza, le sostanze acide abbassano il pH, rendendo i denti più facilmente attaccabili dai batteri cariogeni, ed aumentando di conseguenza il rischio di carie. Rimane quindi valido il consiglio di eseguire sciacqui con acqua e bicarbonato e lavare i denti dopo 15-20 minuti;
- diabete gestazionale: le donne che soffrono di diabete gravidico, come i malati di diabete in generale, hanno una maggiore quantità di zuccheri che circola nel sangue: essendo gli zuccheri il substrato preferito dai batteri cariogeni per la loro proliferazione, è facilmente intuibile che il diabete gravidico sia un ulteriore fattore di rischio per lo sviluppo di carie;
- gonfiore gengivale: come abbiamo visto in un articolo precedente, la gravidanza comporta la variazione del trofismo gengivale, aumentando l’apporto di sangue e il volume delle gengive, che di conseguenza si infiammano più facilmente. Le gengive infiammate e di volume aumentato costituiscono un ambiente ideale per il ristagno della placca e la proliferazione batterica, aumentando ancora una volta il rischio di carie. La tendenza al sanguinamento gengivale, inoltre, induce la donna a ridurre lo spazzolamento, quindi la placca si accumula ancora più facilmente e peggiora ulteriormente la situazione;
- ipertensione: alcune donne, in gravidanza, subiscono un aumento della pressione arteriosa. La pressione aumentata può peggiorare l’ipertrofia e il sanguinamento delle gengive, peggiorando la situazione già descritta sopra.
Tutti i fattori descritti rendono conto dell’aumentato rischio di carie che si verifica nel corso della gravidanza; per questo motivo è importante, in questo periodo così delicato per la donna, essere seguita dall’Odontoiatra di fiducia, che saprà guidarla ed assisterla al fine di mantenere o ripristinare la salute dei denti.
Considerando che in gravidanza è spesso sconsigliata l’esecuzione di radiografie e di anestesie, è fondamentale intervenire prima che le situazioni peggiorino al punto da rendere necessarie queste pratiche o l’assunzione di farmaci.
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